domenica 7 dicembre 2008

Merce Rara affoga nel fango


SAGRADO- Merce Rara affonda nella trasferta che la vedeva opposta agli Amatori Gorizia. Dopo aver lottato e costruito buone trame di gioco nel primo tempo, la squadra si è disunita nella ripresa, perdendo completamente la bussola e facendosi rimontare e sopraffare dagli avversari.
Storicamente un campo ostico quello di Sagrado, già teatro negli ultimi due anni di epici scontri con rivali molto rognosi, che si è confermato tale al termine di una partita dai due volti, come spesso accade alla lisca di pesce.
Le cause sono ignote: un calo fisico con conseguente perdita di lucidità sembra la cagione principale di queste prestazioni altalenanti, contro peraltro giocatori dall’età avanzata (rispetto ai ruspanti giovani merciali), ma evidentemente più esperti nel gestire le proprie energie e nel correre al momento giusto.
L’esperienza si acquisisce giocando, ma probabilmente sarebbe utile un maggiore allenamento (a discrezione di ciascun atleta visto che l’unico allenamento va sfruttato per migliorare la tattica, il gioco di squadra, il modo di stare in campo, la prontezza nel distribuire la palla e trovare il compagno libero), per sopperire in qualche modo a questo gap che si presenta abitualmente.
Altre ipotesi parlano di un rilassamento mentale dopo il vantaggio, ma non vogliamo credere a queste voci.
Comunque sia nel secondo tempo nella formazione merciale l’anarchia è regnata sovrana, sono saltate le posizioni, il gioco manovrato è sparito e la sofferenza è stata continua. Un vero peccato visto che a pochi minuti dall’inizio della ripresa la lisca era riuscita a passare in vantaggio grazie ad una pregevole combinazione sulla sinistra, finalizzata dall’inserimento di De Zorzi. Peccato anche per alcune importanti occasioni fallite (una traversa nel primo tempo, alcune azioni pericolose che hanno messo a tu per tu con il portiere il merciale di turno), ma rientrano nella natura del gioco. Come ci può stare il rinvio sbagliato dello sfortunato Bortolotti, che ha spianato la strana alla rimonta goriziana.
Dispiace invece vedere giocatori immobili dopo un errore, proprio o di un compagno. Un aspetto importante su cui bisognerà lavorare, perché non accettabile.
Altro atteggiamento da correggere, il solito eccessivo nervosismo dei giocatori, ieri acuito senz’altro da alcuni interventi criminali dei giocatori avversari (peraltro non sanzionati dall’arbitro, che invece ha ammonito gli stessi per stupidaggini come le perdite di tempo sulle rimesse), ma che ormai è una consuetudine consolidata. Nell’occasione espulso Calabrò per una reazione stupida ed inutile che penalizza nessun altro all’infuori dei suoi compagni. Grazie a reazioni del genere è praticamente già sfumata la possibilità di avere una buona classifica in coppa disciplina, che avrebbe consentito la promozione anche in caso di terza posizione finale in classifica, senza contare che continuando di questo passo si verrà penalizzati nella generale.Mr Sau ha schierato il 3-4-3 che ha portato alla vittoria a Terzo d’Aquileia con in porta Alagia, in difesa al fianco dei confermatissimi Gallo e Garaffa c’è il rientrate Pangos, a centrocampo si rivede Tennina (schierato per l’occasione sulla fascia destra), coppia centrale Puschiasis De Zorzi e sulla sinistra Bortolotti, tridente Marongiu Calabrò De Monte. Subentrati Coppo, Modesti, Bella, Volpato, Berlese e Fari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mai titolo + indovinato

giovy